c3 - Lo sviluppo locale che vorrei

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DOCUMENTI

PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIU'
Rapporto sulla concertazione locale
presentato il 21 aprile 1999, a cura di Giuseppe De Rita
Il rapporto di monitoraggio, realizzato dalla Consulta per il Mezzogiorno, conteneva una valutazione delle diverse esperienze maturate nel corso della attività del CNEL nel meridione, un quadro complessivo di analisi e valutazione del percorso di accompagnamento dello sviluppo “dal basso”, avviato dal CNEL subito dopo la fine dell’intervento straordinario. Il Rapporto aveva avuto origine da alcuni Forum territoriali nelle Regioni del Sud (Lamezia, Caltanissetta, Napoli, Oristano, Lecce), che avevano visto la partecipazione di oltre 800 tra rappresentanti delle Forze Sociali territoriali, sindaci, presidenti di provincia, presidenti di camere di commercio, presidenti di comunità montane, e che avevano consentito di effettuare una prima analisi sull'impatto e l'efficacia degli strumenti di programmazione negoziata sul territorio.
Partendo da un’analisi sulla affermazione dello sviluppo dal basso, cui era seguita l’istituzionalizzazione dei processi di sviluppo, il documento si soffermava sul rapporto tra sviluppo locale e la nascita di una nuova classe dirigente. Particolare attenzione era dedicata agli strumenti della programmazione negoziata, (patti territoriali, contratti d’area, intesa istituzionale di programma, contratti di programma, contratti di quartiere) di cui veniva descritta l’evoluzione normativa ed analizzate le differenze fra i diversi strumenti. Nella parte finale il documento analizzava il c.d. “popolo dei patti”, in bilico tra movimentismo ed istituzionalizzazione, e un approfondimento particolare era dedicato al ruolo svolto dagli amministratori locali. Il timore che il faticoso avvio dei patti territoriali potesse diventare il collettore di un rancore diffuso prodotto da una eccessiva burocratizzazione dello strumento che, di fatto, ne aveva ritardato il finanziamento, si dimostrò infondato: anzi emergeva da parte dei soggetti impegnati negli strumenti della programmazione negoziata la consapevolezza che certamente era finita la fase dell'evento, e che quindi il Patto territoriale o il Contratto d'area non erano la panacea, ma un processo di lunga durata con tutte le sue difficoltà (a cominciare dal rischio di proliferazione).
Laboratori Territoriali Serie Azzurra  n. 4 (Coll. 457A 4)

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